La moda, il digitale, la proprietà intellettuale

“La moda non esiste solo negli abiti ma ha a che fare con le idee!”

Fino a ieri i creativi imponevano linee di abbigliamento, accessori e colori. Oggi invece con l’avvento di internet dei social network le leve della creatività sono passate nelle mani dei clienti finali che lanciano stili, tendenze e vezzi. Infatti nei grandi brand e all’interno delle piccole imprese la nuova parola d’ordine è chiarissima : cavalcare il web. Il mondo del tessile-abbigliamento-accessori-moda ora deve fare i conti con la centralità del cliente. Con l’utilizzo delle tecnologie digitali è possibile conoscere, anche nei dettagli, i gusti dei potenziali acquirenti. Le vendite su internet sono un indicatore importante, l’online influenza oltre un terzo delle vendite nel settore. Quindi per le imprese oggi è importante tenere monitorati i comportamenti di quanti ricercano informazioni sul web per poi procedere all’acquisto in negozio oppure coloro che si informano in negozio per poi comprare online. Premesso quanto sopra, il vicedirettore di Smi (Sistema moda Italia) sostiene che il passaggio chiave per le aziende italiane è quello di dotarsi di una strategia digitale, che concretamente si traduce nell’innovare i processi ed i rapporti con l’intera filiera, andando ad esplorare fino in fondo i comportamenti del consumatore. Le resistenze culturali più che di portafoglio, a volte  sono dure a morire o a cambiare.  Occorre un salto di qualità che prevede l’ alta moda legata all’alta tecnologia. Partiamo dal concetto di base che il fenomeno “moda” ha a che fare con la costruzione di un’identità, attraverso l’utilizzo di marche, dove ogni marca innanzitutto è un’idea. L’occhio con il quale il consumatore guarda, valuta un capo, si differenzia a seconda del marchio apposto sul capo stesso, perché ovviamente cambia il taglio, cambia il tessuto utilizzato,cambia  la confezione e cambia il prezzo. Il prodotto di marca riflette su chi lo indossa una certa immagine, di cui la marca stessa è portatrice. Ai nostri giorni i canoni del gusto, del costume, del design e della moda hanno subito l’influenza ed il fascino della nuova visione del mondo digitale. In questo nuovo mondo digitale rientrano tre settori specifici , la Ricerca e creatività (concepts, trends), la Progettazione e produzione (dal filato dei tessuti al capo finito), l’Immagine e la comunicazione (pubblicità, promotion, eventi). Talvolta lo studio di tendenze e di nuovi concept per la moda implica non solo lo stare a guardare immagini prodotte  in altre aree della creatività, ma anche la stessa produzione di immagini sperimentali aventi uno scopo ispirativo, evocativo che si ottengono attraverso il digitale che nell’ultimo periodo ha infatti compiuto un notevole passo avanti anche attraverso la cosiddetta stampa digitale.  In tutto questo ampio mondo della moda rientra e trova un suo spazio ed un ruolo importante la proprietà intellettuale sotto l’aspetto della tutela del design, del diritto d’Autore, del valore del marchio. Gli scopi della proprietà intellettuale sono differenti, ma quello principale in questo ambito è il combattere la contraffazione massiccia presente sul mercato e dare un’identità  chiara e tutelata all’inventore dell’idea.

 

Il calorifero diventa design

“Adatta la tecnica all’idea, non l’idea alla tecnica!”

In molte zone del nord Italia a metà ottobre, per legge, viene acceso il riscaldamento. Il termosifone diventa il protagonista della stagione autunnale, innanzitutto per la sua funzionalità, ma ora anche per la sua estetica. Infatti negli anni c’è stata un’evoluzione tecnologica e anche un’evoluzione a livello di immagine. La testimonianza è un’azienda di settore in provincia di Treviso, che negli ultimi anni ha coinvolto nella produzione designer di fama internazionale che hanno dato il loro contributo cercando di creare prodotti con la funzione dei caloriferi, ma con un aspetto estetico molto diverso e innovativo. Da questo concetto è nata una collezione ampia di articoli che sono molto venduti sul mercato, ma con un’innovazione tecnica brevettata. Accanto alla svolta estetica  si è affiancata la svolta dell’efficienza, dell’innovazione elettrica con prodotti che si collegano con la spina e funzionano senza  installazione, con una continua esplorazione e ricerca di materiali innovativi. Lo stesso processo di evoluzione l’ha applicato nel settore un’azienda in Lombardia, che recentemente ha lanciato un nuovo prodotto costituito da un pannello radiante in cristallo temperato a raggi infrarossi che per funzionare necessita soltanto di una presa elettrica ed è pensato come integrazione al tradizionale sistema di riscaldamento, dotato di un pannello touch con telecomando. Un altro articolo di design legato ad un brevetto industriale, per le caratteristiche costruttive, è stato prodotto da una società nel sud Italia, che per il livello di innovazione apportata, ha vinto il premio If Design Award 2017. E’ chiaramente evidente  quanto la ricerca e sviluppo, l’innovazione e la proprietà industriale siano fondamentali anche in quei settori  specifici, dove negli anni passati si puntava solo sulla funzionalità fine a se stessa, ma mai abbinata ad un discorso estetico innovativo, che rende un prodotto semplice in un prodotto funzionale e allo stesso tempo ricercato e unico.