L’innovazione nella sanità

“Compito della medicina non è il produrre salute ma il favorirla al massimo livello!

La tecnologia medica è senza alcun dubbio la più grande innovazione nel settore sanitario e sta influenzando il modo di pensare l’assistenza sanitaria, l’assistenza e l’efficienza verso i pazienti. I benefici della tecnologia medica sono molti. Basti pensare al trasferimento del flusso delle informazioni che è velocissimo; con la telemedicina i medici possono raccogliere informazioni dal pubblico generale sino ad un determinato paziente, senza dover fissare un appuntamento fisico. Le diagnosi di un paziente possono essere fatte in tutto il mondo, i file come la cronologia dei pazienti ed i record possono essere trasferiti con un semplice clic del mouse ed i pazienti possono rimanere nelle loro case per ottenere un controllo. Anche usando il cellulare si possono scaricare app di salute che permettono di monitorare i sintomi di una persona per molto tempo. Esempio ne è l’app Samsung Health che serve per tenere traccia dei livelli di zucchero nel sangue, del peso e della frequenza cardiaca al fine di monitorare il benessere della persona. Con l’integrazione della tecnologia e delle attrezzature mediche, un chirurgo può eseguire interventi robotici, minimamente invasivi, da un’area operativa distante migliaia di chilometri su un paziente in cui il viaggio non è un’opzione. Questa soluzione salva il chirurgo ed evita al paziente  un viaggio che può essere ingombrante e costoso. Le attrezzature mediche e gli impianti protesici risultano  meno costosi e sempre più facili man mano che diventano tecnologicamente più avanzati da una parte, invece dall’altra le degenze ospedaliere da ambulatori robotici sono più lunghe e quindi più costose. La tecnologia medica è l’insieme di tutti questi aspetti contrastanti tra loro. Tutto ciò accade anche  a causa della legislazione; in particolar modo le leggi che regolano gli intermediari, come le organizzazioni di acquisto di gruppo, che non hanno raggiunto la velocità con cui la tecnologia sta invece portando avanti l’assistenza sanitaria. Ci saranno sicuramente nel futuro dei cambiamenti legati anche all’occupazione nel settore medico; infatti con una tecnologia innovativa molte procedure o protocolli automatizzati ridurranno le esigenze specifiche di ruoli che al momento invece sono necessari, vedi ad esempio la compilazione dei dati dei pazienti combinata con la telemedicina, vedi gli interventi chirurgici più semplici con l’aiuto dei robot e l’ottenimento di diagnosi più veloci etc. La tecnologia medica sta creando infinite opportunità per un’assistenza di facile accesso e comunque di qualità per il consumatore, portando di conseguenza anche ad una riduzione di costi dell’assistenza sanitaria. Non si dimentichi l’ importanza della proprietà industriale nel mondo della sanità, in particolare della protezione brevettuale che costituisce un incentivo essenziale affinché si continui ad investire nel settore.

L’innovazione ed il capitale umano

L’innovazione non è sempre solo e soltanto creare oggetti e sistemi nuovi. L’innovazione è anche valorizzare il capitale umano nell’ambito lavorativo e non c’è modo migliore di dimostrare la stima professionale verso una persona, di quello di ampliare i suoi margini di autonomia nell’organizzazione del lavoro . Lo staff della NASKIGO lavora con un concetto di svedesità elevato, dove ci si sente parte di una famiglia, dove non c’è individualismo e non c’è gerarchia. Ciò che conta è il gruppo, lavorare insieme in un ambiente piacevole, rispettandosi e divertendosi ma assumendosi ognuno le proprie responsabilità con propositività, serietà e determinazione.

Al primo posto ci sono le persone.

Scambiare le idee con persone con le quali ti senti a tuo agio e per le quali hai fiducia reciproca, permette di lavorare in modo magico. Si tratta di valori ed i valori non hanno confini. Lavorare con un concetto di innovazione del capitale umano permette di essere SMART, perché SMART ?

.Specifici : perché ogni cliente ha la sua peculiarità

.Misurabili : perché il cliente può valutarci in termini di costo/benefici rispetto alla concorrenza

.Attraenti : perché offriamo soluzioni con un approccio innovativo

.Raggiungibili : perché proponiamo soluzioni/servizi che uniscono, uniformano e collegano la professionalità, la conoscenza al mondo reale.

.Templificati : perché le soluzioni che offriamo , a livello di servizi , sono il frutto di un lavoro costante e approfondito che richiede del tempo, che è una variabile importante nel quantificare un costo.

Il Giappone, uno sguardo sul futuro

“Una grande illuminazione nasce da un grande dubbio”

La più importante fiera dell’hi-tech in Asia, tenutasi ad inizio mese alla Makuhari Messe di Chiba, non lontano da Tokyo, Ceatec (Combined Exibition of Advanced Technologies) resta una manifestazione di estrema importanza per rendersi conto di come la robotica, l’intelligenza artificiale, l’internet delle cose e la realtà virtuale cambieranno sempre di più la nostra vita. Una sezione speciale è stata dedicata all’IoT (Internet of Things) dove i prodotti diventano fornitori di servizi e tutto è interconnesso in modo intelligente. Diverse aziende hanno puntato su questo argomento tra cui la Mitsubishi UFJ che ha presentato uno smartphone che consente con facilità di aprire un conto bancario online (è il primo servizio di questo tipo in Giappone) oppure la Toyota che ha introdotto un nuovo baby-robot, Kirobo Mini, che assomiglia ad un bambino (alto solo 10 cm), parla come un bambino, dando l’illusione di avere un rapporto a livello emozionale (connesso ad uno smartphone). Tale robot sarà in vendita in Giappone l’anno prossimo ed ha già fatto scalpore come un nuovo tipo di “companion robot” che potrebbe rendere meno infelici persone sole oppure donne e uomini che non hanno avuto figli.

Impressionante è come la realtà virtuale sta prendendo piede grazie a nuove tecnologie che riescono a trasmettere informazioni anche attraverso il corpo umano, vedi Panasonic. In futuro i giapponesi potranno fare a meno di scambiarsi i biglietti da visita cartacei perché basterà una stretta di mano per far passare le informazioni. In questo modo e con questo passo c’è il rischio che parecchi lavori diventino obsoleti. A rischio ci sono anche i traduttori in quanto c’è un tablet interattivo di Mitsubishi Electric che permette di avere una comunicazione rapida ed efficiente tra chi parla lingue diverse. Sharp, azienda controllata dai taiwanesi di Foxconn, sta delineando un futuro dove gli elettrodomestici possono essere ottimizzati con l’intelligenza artificiale; sarà il frigorifero a suggerire cosa cucinare in base alla scadenza degli alimenti .

Non tralasciamo un aspetto molto importante che viaggia di pari passo con l’innovazione ossia la proprietà industriale, che in Giappone è tenuta molto in considerazione. I brevetti sono realtà importanti e imprescindibili dalla realizzazione di qualsiasi prodotto e progetto, infatti il Giappone si distingue nel mondo per un altissimo numero di brevetti depositati, più di 200.000 l’anno.

L’Italia e l’innovazione

“La creatività è l’arte di sommare 2+2=5”

La Commissione Europea , come ogni anno, ha pubblicato un’analisi approfondita sull’innovazione nell’Unione ed è emerso che l’Italia è ritenuta un paese che innova moderatamente, tenendo conto dei progressi degli ultimi anni, in un contesto economico difficile.

L’Unione Europea sta recuperando rispetto al Giappone e agli Stati Uniti e la Svezia rimane un leader nell’innovazione, mentre la Lettonia è lo stato dove l’innovazione cresce maggiormente.

I 28 paesi membri dell’Unione sono stati suddivisi in 4 grandi gruppi .

Il primo gruppo è quello dei paesi leader nel campo dell’innovazione , ossia , la Svezia, la Danimarca, la  Finlandia , la Germania, l’Olanda.  Sette sono i paesi che fanno innovazione “forte”, tra questi vi è la Francia , il Regno Unito ed il Belgio.

Ci sono gli innovatori “moderati “, ne fa parte l’Italia , insieme a molti Paesi dell’Europa dell’Est.  Gli innovatori “modesti” sono invece due : la Romania e la Bulgaria.

All’interno di ogni singolo  paese esistono differenze regionali ; in Italia, il Piemonte , il Friuli-Venezia Giulia e la Lombardia si distinguono dal resto del territorio nazionale.

L’innovazione è strettamente legata alle risorse umane, ai centri di ricerca al sostegno finanziario , al bagaglio intellettuale.

L’Italia per tornare a crescere in modo duraturo , deve espandere i settori ed il numero di imprese che producono innovazione. Le imprese che innovano guadagnano di più, crescono più in fretta, attraggono talenti e stimolano la crescita di altre imprese. Chi innova cattura il valore dell’innovazione e gli altri si accontentano di raccogliere gli avanzi. L’innovazione non arricchisce solo chi la fa , ma anche chi la riceve.

Secondo il report dell’esecutivo comunitario , la capacità dell’Italia di innovare è aumentata costantemente sino al 2011, è scesa nel 2012 ed è tornata a salire nel 2013-2014, per poi scendere nuovamente nel 2015.

C’è però da riflettere se dietro al ritardo italiano , non ci sia anche un paese che rifugge la concorrenza , preferendo premiare la fedeltà clientelare piuttosto che l’iniziativa originale e coraggiosa. Sarà necessario , per attuare una politica di sviluppo, utilizzare diversi strumenti , quali aumentare i finanziamenti alla ricerca, investire nelle Università, applicare esenzioni per le start-up, concedere agevolazioni fiscali a chi innova.

LA CREATIVITA’ E’ LA CHIAVE DELL’INNOVAZIONE

“Se pensi come la maggioranza il tuo pensiero diventa superfluo!”

E’ impressionante quando tutti sono d’accordo all’ interno di una realtà lavorativa. Se ciò accade significa che i singoli sono caduti nella trappola del pensiero di gruppo per evitare conflitti e promuovere l’armonia del gruppo. Il pensiero di gruppo ha i suoi vantaggi perché ognuno si sente a proprio agio e soprattutto non c’è rischio di creare tensioni negli ambienti. Purtroppo però ha anche degli svantaggi perché può anche uccidere la creatività e l’innovazione. La creatività è una componente chiave per la crescita del business, indipendentemente dal settore di riferimento. Ovviamente a nessuno piace il conflitto, ma gli affari non possono essere stagnanti. Come si può prevenire il pensiero di gruppo non costruttivo e rendere invece il proprio ufficio un ambiente sicuro per l’innovazione e per il pensiero creativo ? Di seguito elenchiamo alcuni suggerimenti da seguire:

. Dare la priorità alla diversità – non può essere un ambiente creativo un ufficio occupato da persone che hanno gli stessi punti di vista. La diversità di etnia, di età, di genere rendono il gruppo di lavoro più costruttivo con la capacità di promuovere idee creative.

. Non scoraggiare il dibattito – non si possono apportare modifiche al sistema senza discussioni. L’importante è moderare il dibattito in modo civile e far emergere il pensiero innovativo.

. Raccogliere suggerimenti anonimi – utilizzare una scatola dove la squadra di lavoro, in modo anonimo inserisce singolarmente la propria idea in merito ad un determinato argomento. Il feedback anonimo fornisce spesso alcune delle idee più oneste e innovative .

. Portare un estraneo – pensare di portare un estraneo  per aiutare a valutare le idee del team. L’estraneo potrebbe essere un membro di un altro gruppo che sicuramente ha un punto di vista fresco e non è preoccupato di entrare in disaccordo con il gruppo solito di lavoro.

. La direzione deve fare un passo indietro – il leader del gruppo deve a volte riuscire a fare un passo indietro; alcune persone si intimidiscono nel lanciare le loro idee perché temono che le stesse non siano in accordo con le autorità.

La libertà di pensiero all’interno di un gruppo di lavoro

genera creatività,

la creatività genera innovazione,

l’innovazione necessità di protezione,

la protezione si attua applicando la proprietà intellettuale.

L’INNOVAZIONE E’ L’UNICA VIA PER TORNARE A COMPETERE

Chi non applica nuovi rimedi dev’essere pronto a nuovi mali, il tempo è il più grande degli innovatori!”

L’Istat , secondo dati raccolti nel mese di ottobre , ha certificato ancora una volta la debolezza del nostro sistema industriale manifatturiero. In tutte le analisi fatte da Istat, che riguardano l’economia del nostro paese, dal Pil, all’inflazione, dalla produzione ai consumi, compare un punto comune a tutti, la bassa crescita. Alcuni sistemi produttivi e industriali europei hanno superato la fase di shock della crisi finanziaria prima e di recessione poi, imboccando strade di recupero costante , che gli analisti indicano come ripresa. Però non si può parlare di una “decisa” ripresa, anche se è stato comunicato che nel prossimo periodo la tendenza al recupero dell’economia sarà confermata. Parlando di bassa crescita è evidente che le politiche industriali messe in atto sino ad ora non hanno dato l’esito auspicato. A questo punto il programma strategico di “Industria 4.0” può essere l’unica occasione per fare un salto di qualità. Secondo un’analisi eseguita da un importante gruppo di consulenza , la Germania con i suoi programmi  di digitalizzazione  della manifattura da oggi al 2025 guadagnerà un punto di Pil all’anno, creando nuovi posti di lavoro altamente qualificati e specializzati. Dalla stessa emerge che sta perdendo terreno il manifatturiero tradizionale e cresce invece quello innovativo e digitalizzato.  Su questi punti deve assolutamente puntare l’Italia se vuole tornare a crescere. L’innovazione comporta il concepire e il realizzare un  nuovo prodotto applicando parecchi sforzi che meritano protezione. La proprietà industriale giunge in soccorso, per evitare che terzi si approprino ingiustamente del frutto di tanto lavoro. La protezione rappresenta, in chiave strategica , anche una finestra sul mondo delle alleanze, per la sua valorizzazione economica attraverso nuovi partner, nuovi mercati e nuovi modelli di business.

 

LOMBARDIA , LEGGE CONTRO LA FUGA DI CERVELLI

“E’ più facile andarsene che lottare per quello che veramente vuoi !”

A livello nazionale il governo ha messo a punto sgravi fiscali, a partire dall’anno 2010, per far rientrare in Italia i nostri migliori ricercatori. La Regione Lombardia ha dato vita alla sua ambiziosa “versione” per non farli proprio uscire dal territorio italiano. E’ stata infatti approvata il 15/11/2016 una nuova norma, il cui obiettivo è quello di mettere in contatto il mondo dell’università con quello delle aziende, tramite un apposito ufficio. Si tratta di un progetto sperimentale, primo in Italia, per il quale al momento sono stati stanziati 3,5 milioni; se i risultati saranno positivi l’idea è di rifinanziarla in modo permanente. Ecco come funziona. Se un’azienda avrà bisogno di una figura altamente specializzata per affrontare un progetto oppure una ricerca avanzata, può chiedere a questo ufficio, che sarà in stretto collegamento con le università lombarde, al fine di fornire il capitale umano richiesto. Una volta individuate le figure più adatte, il Pirellone cofinanzierà il progetto, pagando in parte la persona che andrà a lavorare all’interno dell’impresa. Il meccanismo può funzionare a doppio senso ossia: se un’impresa necessita che un proprio addetto venga formato, potrà rivolgersi alle università lombarde trovando la specializzazione più idonea, tra le tante offerte. Quindi per ricostruire e aprire nuove strade è fondamentale investire sul capitale umano. In questo momento i dettagli del progetto devono ancora essere finalizzati, vedi la struttura dell’ipotetico ufficio e vedi il contratto da applicare ai nuovi professionisti. Il Pirellone desidera però ricordare dati importanti del territorio lombardo: 7 miliardi all’anno di investimenti pubblici e privati nella ricerca e nell’innovazione, che hanno fatto nascere in un anno 1.369 star up, pari ad un quinto del totale nazionale, con 191.000 brevetti nell’ultimo decennio.

…..la ricerca, l’innovazione e la tutela dovrebbero andare a pari passo.

Salvaguardiamo la salute attraverso il valore aggiunto della ricerca

“La salute è il primo dovere della vita”

La crescita dell’aspettativa di vita media e della percentuale degli over 65, che si riscontra nei paesi occidentali, è uno dei fattori principali che determinano lo scenario  socio-economico mondiale dei prossimi decenni. Per salvaguardare la salute diventa fondamentale  la ricerca e l’innovazione, che molte realtà aziendali attuano  dando particolare attenzione  alla qualità dei loro prodotti, in maniera tale che siano innovativi , unici e che rispecchino esattamente le esigenze dei pazienti. Un esempio di quanto sopra è una società italiana con sede a Roma, Lo.Li.Pharma, che nel corso degli anni ha conquistato una posizione leader nel settore ostetrico, ginecologico riuscendo ad offrire un ventaglio di prodotti mirati ad affrontare e risolvere problematiche legate alla fertilità femminile e maschile , per poi spaziare in altri settori quali la neurologia, l’endocrinologia etc.  Per raggiungere  posizioni elevate, la società ha una caratteristica che la identifica , ossia la passione per la ricerca , per lo studio,seguita da un dipartimento scientifico costituito da biologi molecolari, chimici farmaceutici, farmacologi, aventi un bagaglio professionale continuamente aggiornato.  Tutte queste competenze operano in sinergia e si impegnano nella sperimentazione di prodotti innovativi nei loro contenuti e/o nel processo di produzione, innanzitutto  per garantire i massimi livelli di qualità delle specialità immesse sul mercato, garantendo efficacia e sicurezza di tutte le formulazioni, grazie alla massima  conoscenza dei componenti. Operando con questa filosofia questa realtà italiana, come tante altre, fornisce un esempio molto stimolante e positivo di ciò che il “Made in Italy” può offrire. Le attività di ricerca e sviluppo stanno diventando sempre più sofisticate e costose, per questo motivo è estremamente importante sfruttare i diritti della Proprietà intellettuale per supportare la crescita delle aziende. I ricavi derivanti dall’utilizzo di un determinato brevetto, marchio o di un modello possono essere investiti all’interno dell’azienda stessa, generando così un “circolo virtuoso”che può  finanziare in parte, se non addirittura completamente, ulteriori innovazioni. Questo modello di business può essere applicato sia dalle aziende piccole che dalle grandi, sia dalle pubbliche come da quelle private. La Proprietà  Intellettuale  indica quindi  quell’insieme di strumenti giuridici e amministrativi rivolti a tutelare e valorizzare i frutti della creatività e dell’ingegno umano.

IL POKEMON GO E L’INNOVAZIONE

Cos’è il Pokemon go? Niantic, insieme a Nintendo e Pokemon Co.  ha lanciato il “Pokemon Go”, un gioco gratuito per lo Smarthphone. Tale gioco permette di catturare i famosi mostriciattoli come se fossero nascosti nei corridoi dei supermercati, nelle scale dei palazzi, nei giardinetti etc. Il gioco installato sullo Smarthphone è basato sulla cosiddetta “Realtà Aumentata” e utilizza la fotocamera, il sensore GPS e l’accelerometro per avvisare su come e cosa cercare nelle vicinanze. Attraverso il cellulare è possibile visualizzare un mondo digitale sovrapposto completamente al mondo reale. La realtà virtuale trasporta i giocatori dal mondo reale ad un mondo di fantasia , con il “Pokemon Go” si gioca all’interno dell’universo reale.  In prima battuta verrebbe da pensare che si tratta dell’ennesima stupidaggine di massa connessa ai giochi e al’intrattenimento, ma la novità importante da sperimentare è la potenzialità della “realtà aumentata” che connette in modo molto intenso , mai avuto prima d’ora, le persone tra loro e l’ambiente circostante. Il “Pokemon Go” conferma la capacità di introdurre oggetti virtuali nelle nostre esperienze tecnologiche e ciò si può rivelare utile se si pensa agli scenari per lo shopping on line e per il turismo, alle guide per muoversi in città in situazioni di disabilità, alla logistica, alla chirurgia robotica a distanza, alle applicazioni militari dedicate alla sicurezza personale e collettiva.L’innovazione con questo sistema subisce un cambiamento, nel senso che non è più sufficiente essere a conoscenza dell’innovazione, ma diventa indispensabile essere capaci di sperimentarla in prima persona. Sperimentare  significa essere curiosi e la curiosità spesso è accompagnata ad una forte propensione alla creatività. La creatività in questo caso assume un significato più ampio rispetto al suo significato tradizionale, perché include la capacità di dare una forma concreta alle idee sperimentando nuove soluzioni. Un paese che non eccelle nello sviluppo di nuove tecnologie può comunque produrre innovazione se impara a combinarle in modo originale e creativo, usando una competenza che è tipica italiana.

Il “Pokemon Go” ne è la prova.

DAL FUTURO AL PRESENTE ,VISUALIZZAZIONE E INNOVAZIONE

Innovare non è solo genialità, né solo hightech, ma significa avere una visione futura del mercato !”

La visualizzazione coinvolge diversi aspetti ed ha diversi scopi ; visualizzare per vedere, visualizzare per capire. Pensiamo all’importanza che hanno le immagini che sono il cuore del commercio. Particolare attenzione viene dedicata alle visualizzazioni associate alle innovazioni digitali, quali smartphone,assistenti vocali, internet delle cose. In altro campo, gli astronomi hanno annunciato nel febbraio di quest’anno una scoperta significativa, ossia la presenza di un sistema planetario, TRAPPIST-1 , distante 39 anni luce dalla terra, che comprende 7 corpi rocciosi e caldi. Questa scoperta sicuramente servirà come incentivo “visivo” alle innovazioni nel campo dello spazio e della tecnologia annessa allo stesso. Quindi la visualizzazione combinata con una strategia aziendale chiara, può ridurre la tipica sfocatura che spesso viene data all’innovazione e riduce il divario psicologico esistente tra futuro e presente. Il futuro diventa più reale grazie agli scopi di innovazione che abbiamo nel presente. In genere la visualizzazione coinvolge la percezione delle esigenze e delle preferenze di una grande popolazione di potenziali consumatori. La visualizzazione viene spesso associata ad altri concetti di gestione-visione, marketing etc. e può ridurre il rischio di fallimento dell’innovazione. Infatti le aziende, in questo modo , potranno avere un’idea più chiara di ciò che i consumatori vogliono realmente. Il ruolo però del creativo, all’interno di un’azienda, sarà quello di visualizzare le future esigenze e preferenze dei clienti pensando “fuori dalla scatola” degli stili attuali di vita. L’innovazione è un bene immateriale e come tale deve essere valorizzato attraverso l’IP.