“IL BREVETTO QUALE VALORIZZAZIONE DI UN PATRIMONIO INTELLETTUALE”

IL BOOM DELLA TROTTOLA DA 500 MILIONI DI DOLLARI

Un boom simile non si ricorda nell’industria dei giocattoli dai tempi dell’hula hoop, quando nel 1958 furono venduti in pochi mesi 28 milioni di pezzi.  L’oggetto si chiama “Fidget Spinner” ed è una trottola grande come una mano , azionabile con un dito. Se ne parla ovunque  e si sta diffondendo tantissimo non solo nel mondo degli adolescenti ma anche tra gli adulti perché funziona molto bene come anti-stress. La sua prima apparizione l’ha fatta nel febbraio 2017 presso la North American International Toy Fair e successivamente sono arrivati nei negozi circa 200 milioni di pezzi. La storia di questo oggetto è particolare; è stato inventato da Catherine Hettinger , 62 anni , che vive ad Orlando, ingegnere chimico con il pallino delle invenzioni. Lei inventò questa trottola più di vent’anni fa per tenere calma la figlia e pagò i diritti di brevetto sino all’anno 2005, poi più nulla. Se avesse continuato a pagare i diritti del brevetto, oggi queste vendite le avrebbero portato un guadagno molto alto.

 

L’innovazione ed il capitale umano

L’innovazione non è sempre solo e soltanto creare oggetti e sistemi nuovi. L’innovazione è anche valorizzare il capitale umano nell’ambito lavorativo e non c’è modo migliore di dimostrare la stima professionale verso una persona, di quello di ampliare i suoi margini di autonomia nell’organizzazione del lavoro . Lo staff della NASKIGO lavora con un concetto di svedesità elevato, dove ci si sente parte di una famiglia, dove non c’è individualismo e non c’è gerarchia. Ciò che conta è il gruppo, lavorare insieme in un ambiente piacevole, rispettandosi e divertendosi ma assumendosi ognuno le proprie responsabilità con propositività, serietà e determinazione.

Al primo posto ci sono le persone.

Scambiare le idee con persone con le quali ti senti a tuo agio e per le quali hai fiducia reciproca, permette di lavorare in modo magico. Si tratta di valori ed i valori non hanno confini. Lavorare con un concetto di innovazione del capitale umano permette di essere SMART, perché SMART ?

.Specifici : perché ogni cliente ha la sua peculiarità

.Misurabili : perché il cliente può valutarci in termini di costo/benefici rispetto alla concorrenza

.Attraenti : perché offriamo soluzioni con un approccio innovativo

.Raggiungibili : perché proponiamo soluzioni/servizi che uniscono, uniformano e collegano la professionalità, la conoscenza al mondo reale.

.Templificati : perché le soluzioni che offriamo , a livello di servizi , sono il frutto di un lavoro costante e approfondito che richiede del tempo, che è una variabile importante nel quantificare un costo.

NOKIA FA LA PACE CON APPLE SUI BREVETTI

“Il brevetto come strumento di competitività!”

Nokia e Apple da avversari in tribunale diventano partner commerciali. Trattasi di una soluzione sorprendente perché giunge a soli 5 mesi dalla denuncia depositata dalla società finlandese contro la Apple in Germania e negli Stati Uniti , per la violazione di 32 brevetti. Questa soluzione pacifica porta del bene al titolo di Nokia che alla Borsa di Parigi ed Helsinki guadagna circa il 7%. Nokia infatti pur avendo perso il mercato degli smartphone si è tenuta una grande quantità di brevetti. Già nell’anno 2011 Apple aveva iniziato a sviluppare tecnologie su licenza Nokia (arrivando ad un accordo cash) e cause tra le due aziende c’erano già state nell’anno 2009. La causa più recente è invece quella dello scorso dicembre ; Nokia denunciava la violazione di 32 brevetti riferita a tecnologie proprietarie su video, schermi, interfacce etc. Nel frattempo Apple aveva poi tolto dal suo store i prodotti di una società francese specializzata in health (bilance e termometri connessi, smartwatch) rilevata dalla Nokia nell’aprile 2016. Premesso ciò, l’accordo stipulato riguarda una licenza pluriennale per risolvere tutte le dispute legate alla proprietà intellettuale. Nokia fornirà ad Apple alcune infrastrutture di rete e servizi. Apple invece ritornerà  a vendere i prodotti della società francese, che nel frattempo sono passati al marchio Nokia. I termini sono confidenziali ma è evidente che Nokia riceverà un importante pagamento cash da parte di Apple e ricavi aggiuntivi per la durata dell’accordo, molto probabilmente legati alla fornitura di infrastrutture di rete. Il brevetto è uno strumento fondamentale perché oltre a proteggere l’invenzione è  un mezzo utile per combattere la competitività della concorrenza.

Il mondo degli architetti necessita della proprietà industriale

“Nasce l’idea, diventa un progetto, si tramuta in brevetto!”

Nel nostro paese i brevetti sono in crescita, ma alla creatività non sempre corrisponde un’applicazione industriale diretta. Gli architetti sono sicuramente i professionisti più creativi e allo stesso tempo meno concreti per quanto riguarda la tutela dei loro disegni finalizzati alla produzione. Infatti è risaputo che il 90% dei prodotti/prototipi esposti nelle sezioni sperimentali/innovative durante le fiere, non sono tutelati. Questo accade anche perché la maggior parte degli architetti non conoscono il tema, il valore della proprietà industriale per diversi motivi ,primo fra tutti perché c’è inesistenza di questo argomento durante il corso degli studi universitari.

E’ fondamentale quindi mettere i probabili inventori nella condizione di poter valutare la possibilità di tutelare i loro progetti, trasformandole così in invenzioni per arrivare poi al deposito ed al riconoscimento di brevetti forti. Si possono brevettare centinaia di invenzioni, ma se nel processo industriale se ne avviano circa il 20-30%, i brevetti restanti non producono effetti innovativi e si vanificano tutte le risorse messe a disposizione.

Chiaramente uno studio di architettura che possiede un portafoglio brevetti importante, viene percepito dai concorrenti , dai partner commerciali, dagli investitori , come una dimostrazione di un livello di alta qualità , di grande specializzazione e capacità tecnologica, elevando così l’immagine dello studio stesso. Il Presidente dell’Ordine degli architetti di Roma ha deciso di promuovere ed incentivare la conoscenza della proprietà industriale creando l’Associazione “Il Valore delle Idee”, organizzando e pianificando alcune iniziative, tra cui corsi intitolati “Brevettiamoci” al fine di fornire gli strumenti adeguati per far capire le differenza esistenti tra il brevetto, il modello/disegno, il marchio etc. In ogni ambito la proprietà industriale conferisce un valore aggiunto, sia che si tratti di un oggetto, di un progetto o di un disegno.

Il Giappone, uno sguardo sul futuro

“Una grande illuminazione nasce da un grande dubbio”

La più importante fiera dell’hi-tech in Asia, tenutasi ad inizio mese alla Makuhari Messe di Chiba, non lontano da Tokyo, Ceatec (Combined Exibition of Advanced Technologies) resta una manifestazione di estrema importanza per rendersi conto di come la robotica, l’intelligenza artificiale, l’internet delle cose e la realtà virtuale cambieranno sempre di più la nostra vita. Una sezione speciale è stata dedicata all’IoT (Internet of Things) dove i prodotti diventano fornitori di servizi e tutto è interconnesso in modo intelligente. Diverse aziende hanno puntato su questo argomento tra cui la Mitsubishi UFJ che ha presentato uno smartphone che consente con facilità di aprire un conto bancario online (è il primo servizio di questo tipo in Giappone) oppure la Toyota che ha introdotto un nuovo baby-robot, Kirobo Mini, che assomiglia ad un bambino (alto solo 10 cm), parla come un bambino, dando l’illusione di avere un rapporto a livello emozionale (connesso ad uno smartphone). Tale robot sarà in vendita in Giappone l’anno prossimo ed ha già fatto scalpore come un nuovo tipo di “companion robot” che potrebbe rendere meno infelici persone sole oppure donne e uomini che non hanno avuto figli.

Impressionante è come la realtà virtuale sta prendendo piede grazie a nuove tecnologie che riescono a trasmettere informazioni anche attraverso il corpo umano, vedi Panasonic. In futuro i giapponesi potranno fare a meno di scambiarsi i biglietti da visita cartacei perché basterà una stretta di mano per far passare le informazioni. In questo modo e con questo passo c’è il rischio che parecchi lavori diventino obsoleti. A rischio ci sono anche i traduttori in quanto c’è un tablet interattivo di Mitsubishi Electric che permette di avere una comunicazione rapida ed efficiente tra chi parla lingue diverse. Sharp, azienda controllata dai taiwanesi di Foxconn, sta delineando un futuro dove gli elettrodomestici possono essere ottimizzati con l’intelligenza artificiale; sarà il frigorifero a suggerire cosa cucinare in base alla scadenza degli alimenti .

Non tralasciamo un aspetto molto importante che viaggia di pari passo con l’innovazione ossia la proprietà industriale, che in Giappone è tenuta molto in considerazione. I brevetti sono realtà importanti e imprescindibili dalla realizzazione di qualsiasi prodotto e progetto, infatti il Giappone si distingue nel mondo per un altissimo numero di brevetti depositati, più di 200.000 l’anno.

L’intelligenza artificiale come plasmerà il mondo nel 2030?

Un gruppo di scienziati , ospitati dall’Università di Stanford ha condotto uno studio chiamato “Artificial Intelligence and Life in 2030”. Per intelligenza artificiale si intende il complesso di attività volte a rendere le macchine intelligenti, quindi capaci di operare in un determinato settore , con la caratteristica della previsione.  Lo studio ha prodotto un documento che consente di vedere in anticipo come cambierà la nostra società negli anni futuri per effetto delle tecnologie avanzate e dei vari sistemi nell’ambito dell’intelligenza artificiale. Tale cambiamento non darà frutto soltanto a nuove ed affascinanti prospettive/opportunità ma causerà anche notevoli rischi. Diversi settori sono stati coinvolti tra i quali la salute e nello specifico la sanità.  In quest’ambito il cambiamento toccherà  soprattutto gli argomenti qui sotto riportati :

. Diagnosi cliniche, nei prossimi 15 anni l’intelligenza artificiale  modificherà in modo importante i compiti assegnati al personale medico. Ai giorni nostri la diagnosi di una patologia è affidata per la maggior parte all’abilità del medico , nel futuro l’esperienza e la capacità del medico dovranno guidare sofisticati sistemi automatici che saranno in grado di ottenere un esito molto più affidabile e più obiettivo.

. Robotica medicale, negli anni a venire  ci saranno sul mercato macchine capaci di eseguire in modo semi-autonomo, o guidato da remoto, interventi chirurgici sofisticati, quindi l’automazione subirà una vera e propria rivoluzione.

. Applicazioni mobili, nel futuro , grazie all’interconnessione di dispositivi mobili capaci di effettuare misure dei più vari segnali biometrici , sarà possibile monitorare in tempo reale lo stato di salute di una persona, individuando la linea guida da seguire più appropriata per mantenere una buona forma.

Tutto ciò è il futuro, però ricordiamoci che il computer non è una macchina intelligente che aiuta le persone stupide, anzi è una macchina stupida che funziona solo nelle mani delle persone intelligenti.

L’Italia e l’innovazione

“La creatività è l’arte di sommare 2+2=5”

La Commissione Europea , come ogni anno, ha pubblicato un’analisi approfondita sull’innovazione nell’Unione ed è emerso che l’Italia è ritenuta un paese che innova moderatamente, tenendo conto dei progressi degli ultimi anni, in un contesto economico difficile.

L’Unione Europea sta recuperando rispetto al Giappone e agli Stati Uniti e la Svezia rimane un leader nell’innovazione, mentre la Lettonia è lo stato dove l’innovazione cresce maggiormente.

I 28 paesi membri dell’Unione sono stati suddivisi in 4 grandi gruppi .

Il primo gruppo è quello dei paesi leader nel campo dell’innovazione , ossia , la Svezia, la Danimarca, la  Finlandia , la Germania, l’Olanda.  Sette sono i paesi che fanno innovazione “forte”, tra questi vi è la Francia , il Regno Unito ed il Belgio.

Ci sono gli innovatori “moderati “, ne fa parte l’Italia , insieme a molti Paesi dell’Europa dell’Est.  Gli innovatori “modesti” sono invece due : la Romania e la Bulgaria.

All’interno di ogni singolo  paese esistono differenze regionali ; in Italia, il Piemonte , il Friuli-Venezia Giulia e la Lombardia si distinguono dal resto del territorio nazionale.

L’innovazione è strettamente legata alle risorse umane, ai centri di ricerca al sostegno finanziario , al bagaglio intellettuale.

L’Italia per tornare a crescere in modo duraturo , deve espandere i settori ed il numero di imprese che producono innovazione. Le imprese che innovano guadagnano di più, crescono più in fretta, attraggono talenti e stimolano la crescita di altre imprese. Chi innova cattura il valore dell’innovazione e gli altri si accontentano di raccogliere gli avanzi. L’innovazione non arricchisce solo chi la fa , ma anche chi la riceve.

Secondo il report dell’esecutivo comunitario , la capacità dell’Italia di innovare è aumentata costantemente sino al 2011, è scesa nel 2012 ed è tornata a salire nel 2013-2014, per poi scendere nuovamente nel 2015.

C’è però da riflettere se dietro al ritardo italiano , non ci sia anche un paese che rifugge la concorrenza , preferendo premiare la fedeltà clientelare piuttosto che l’iniziativa originale e coraggiosa. Sarà necessario , per attuare una politica di sviluppo, utilizzare diversi strumenti , quali aumentare i finanziamenti alla ricerca, investire nelle Università, applicare esenzioni per le start-up, concedere agevolazioni fiscali a chi innova.

In Europa il 30% dei giovani compra falsi e la metà non sa se il sito è legale

In Europa cresce la quantità di giovani nella fascia d’età tra i 15 ed i 24 anni che acquistano smartphone, maglie, scarpe  contraffatti e scaricano illegalmente video, film e musica. Questo accade perché il tutto costa meno oppure addirittura non costa nulla. La questione grave però consiste nel fatto di non essere in grado di distinguere se si sta scaricando legalmente o no e se il sito dal quale si acquista è legale oppure no. Chiaramente tutto ciò avviene con il rischio di vedere ingannata la proprie buona fede. Euipo (Agenzia UE per la tutela dei marchi e della Proprietà Intellettuale) ha pubblicato una ricerca eseguita con il tema “I cittadini europei e la Proprietà Intellettuale”, effettuata attraverso un campione di oltre 26.000 interviste tra i cittadini europei a partire dall’età dei 15 anni. Anche in un periodo di crisi economica, come l’attuale, il 97% degli intervistati concorda sul fatto che i creatori, gli inventori, gli artisti debbano poter proteggere i propri diritti e percepire un compenso per le loro opere. In aggiunta 7 europei su 10 pensano che nulla può giustificare l’acquisto di prodotti contraffatti, mentre il 78% pensa che comprare prodotti falsi comprometta il commercio e l’occupazione. Gli europei sembrano essere consapevoli dei gravi danni che il mercato dei falsi provoca ai posti di lavoro e all’economia. Resta il fatto che i giovani tra i 15 ed i 24 anni  sono meno consapevoli degli effetti dannosi dei falsi , dando maggiore importanza invece al prezzo e all’immediata disponibilità dell’oggetto o del servizio. In questo panorama cresce sempre di più la confusione su che cosa sia una fonte legale, in quanto gran parte degli intervistati hanno riferito di essere stati depistati al momento dell’acquisto dei prodotti. Questi risultati confermano la necessità delle iniziative già realizzate quali il portale europeo dei contenuti online, la pubblicazione delle domande frequenti sul diritto d’autore, il dare un valore tangibile alla proprietà industriale.  Complessivamente i cittadini europei sono consapevoli, ma si deve assolutamente migliorare la situazione globale.

La moda, il digitale, la proprietà intellettuale

“La moda non esiste solo negli abiti ma ha a che fare con le idee!”

Fino a ieri i creativi imponevano linee di abbigliamento, accessori e colori. Oggi invece con l’avvento di internet dei social network le leve della creatività sono passate nelle mani dei clienti finali che lanciano stili, tendenze e vezzi. Infatti nei grandi brand e all’interno delle piccole imprese la nuova parola d’ordine è chiarissima : cavalcare il web. Il mondo del tessile-abbigliamento-accessori-moda ora deve fare i conti con la centralità del cliente. Con l’utilizzo delle tecnologie digitali è possibile conoscere, anche nei dettagli, i gusti dei potenziali acquirenti. Le vendite su internet sono un indicatore importante, l’online influenza oltre un terzo delle vendite nel settore. Quindi per le imprese oggi è importante tenere monitorati i comportamenti di quanti ricercano informazioni sul web per poi procedere all’acquisto in negozio oppure coloro che si informano in negozio per poi comprare online. Premesso quanto sopra, il vicedirettore di Smi (Sistema moda Italia) sostiene che il passaggio chiave per le aziende italiane è quello di dotarsi di una strategia digitale, che concretamente si traduce nell’innovare i processi ed i rapporti con l’intera filiera, andando ad esplorare fino in fondo i comportamenti del consumatore. Le resistenze culturali più che di portafoglio, a volte  sono dure a morire o a cambiare.  Occorre un salto di qualità che prevede l’ alta moda legata all’alta tecnologia. Partiamo dal concetto di base che il fenomeno “moda” ha a che fare con la costruzione di un’identità, attraverso l’utilizzo di marche, dove ogni marca innanzitutto è un’idea. L’occhio con il quale il consumatore guarda, valuta un capo, si differenzia a seconda del marchio apposto sul capo stesso, perché ovviamente cambia il taglio, cambia il tessuto utilizzato,cambia  la confezione e cambia il prezzo. Il prodotto di marca riflette su chi lo indossa una certa immagine, di cui la marca stessa è portatrice. Ai nostri giorni i canoni del gusto, del costume, del design e della moda hanno subito l’influenza ed il fascino della nuova visione del mondo digitale. In questo nuovo mondo digitale rientrano tre settori specifici , la Ricerca e creatività (concepts, trends), la Progettazione e produzione (dal filato dei tessuti al capo finito), l’Immagine e la comunicazione (pubblicità, promotion, eventi). Talvolta lo studio di tendenze e di nuovi concept per la moda implica non solo lo stare a guardare immagini prodotte  in altre aree della creatività, ma anche la stessa produzione di immagini sperimentali aventi uno scopo ispirativo, evocativo che si ottengono attraverso il digitale che nell’ultimo periodo ha infatti compiuto un notevole passo avanti anche attraverso la cosiddetta stampa digitale.  In tutto questo ampio mondo della moda rientra e trova un suo spazio ed un ruolo importante la proprietà intellettuale sotto l’aspetto della tutela del design, del diritto d’Autore, del valore del marchio. Gli scopi della proprietà intellettuale sono differenti, ma quello principale in questo ambito è il combattere la contraffazione massiccia presente sul mercato e dare un’identità  chiara e tutelata all’inventore dell’idea.

 

Il calorifero diventa design

“Adatta la tecnica all’idea, non l’idea alla tecnica!”

In molte zone del nord Italia a metà ottobre, per legge, viene acceso il riscaldamento. Il termosifone diventa il protagonista della stagione autunnale, innanzitutto per la sua funzionalità, ma ora anche per la sua estetica. Infatti negli anni c’è stata un’evoluzione tecnologica e anche un’evoluzione a livello di immagine. La testimonianza è un’azienda di settore in provincia di Treviso, che negli ultimi anni ha coinvolto nella produzione designer di fama internazionale che hanno dato il loro contributo cercando di creare prodotti con la funzione dei caloriferi, ma con un aspetto estetico molto diverso e innovativo. Da questo concetto è nata una collezione ampia di articoli che sono molto venduti sul mercato, ma con un’innovazione tecnica brevettata. Accanto alla svolta estetica  si è affiancata la svolta dell’efficienza, dell’innovazione elettrica con prodotti che si collegano con la spina e funzionano senza  installazione, con una continua esplorazione e ricerca di materiali innovativi. Lo stesso processo di evoluzione l’ha applicato nel settore un’azienda in Lombardia, che recentemente ha lanciato un nuovo prodotto costituito da un pannello radiante in cristallo temperato a raggi infrarossi che per funzionare necessita soltanto di una presa elettrica ed è pensato come integrazione al tradizionale sistema di riscaldamento, dotato di un pannello touch con telecomando. Un altro articolo di design legato ad un brevetto industriale, per le caratteristiche costruttive, è stato prodotto da una società nel sud Italia, che per il livello di innovazione apportata, ha vinto il premio If Design Award 2017. E’ chiaramente evidente  quanto la ricerca e sviluppo, l’innovazione e la proprietà industriale siano fondamentali anche in quei settori  specifici, dove negli anni passati si puntava solo sulla funzionalità fine a se stessa, ma mai abbinata ad un discorso estetico innovativo, che rende un prodotto semplice in un prodotto funzionale e allo stesso tempo ricercato e unico.