“Da un algoritmo arriva il colore perfetto!”

Ottenere la nuance giusta di un colore nelle aziende della filiera della moda, è un processo molto lungo e faticoso. Ci si arriva dopo infinite prove colore che portano via del tempo e del denaro. Per rendere più fluido tale processo è arrivato in soccorso il DIGITALE. Un’azienda toscana del settore tessile-abbigliamento ha sviluppato  un dispositivo in grado di catturare il colore da qualsiasi superficie (un oggetto, un fiore, un frutto, una rivista), inviandolo poi in tempo reale alla tintoria del gruppo, al fine di riprodurlo su un tessuto di abbigliamento a scelta. Si tratta di un dispositivo a forma di cilindro, la cui innovazione è stata tutelata tramite un brevetto. Attraverso un App installata sul cellulare si effettua l’invio del colore e la garanzia di uguaglianza tra il colore captato ed il colore riprodotto è del 100%, grazie ad uno specifico algoritmo, che crea il collegamento tra il dispositivo che cattura il  colore e la tintoria dell’azienda. Il dispositivo, dotato di un occhio elettronico, cattura il colore che potrà essere poi riprodotto su vari tipi di materiali;  lana, tessuto, lino, viscosa, cotone, seta ed infine nylon. Con questo procedimento l’azienda in questione riesce ad inviare il colore al cliente nell’arco delle 48 ore. Questa tecnologia innovativa apre enormi prospettive anche nell’ambito della personalizzazione dei capi e non solo nel mondo dell’abbigliamento. Inoltre, si tratta di un cambiamento che promette un impatto positivo anche sull’ambiente, perché in questo modo si elimina il trasporto di un numero importante di pacchi che contengono le prove colore. Trattasi di un brevetto con un salto inventivo spiccato in quanto ha risolto un problema tecnico utilizzando una soluzione  non facilmente  raggiungibile da un tecnico del settore.

“All’attacco dei falsi , aumentano i fashion lawyers”

Il settore della moda, settore multisfacettato, sotto la spinta della tecnologia e della globalizzazione sta diventando un settore sempre più complesso. Come si può tutelare un capo di abbigliamento disegnato da uno stilista, come si può regolare la vendita di un prodotto il cui disegno può essere scaricato dall’utente sul proprio computer e poi stampato a casa? Come si pone fine alla vendita sui social di prodotti contraffatti da operatori cinesi? A seguito di queste problematiche è aumentata la richiesta di fashion lawyers, avvocati competenti che riescano a gestire le questioni legali in modo professionale, efficace e a volte trasversale. I temi da affrontare sono tanti, si spazia dalla tutela del marchio sino al diritto commerciale ed alla regolamentazione della privacy. L’innovazione  deve essere una fonte di ispirazione per un avvocato, che deve avere la capacità di applicare il diritto esistente in un’ottica differente, proponendo alle aziende strumenti giuridici che invoglino l’azienda stessa ad implementare ed investire nelle nuove tecnologie. Tra questi strumenti in primis la “tutela della proprietà intellettuale” che è necessaria per le aziende della moda, soprattutto quando si parla di grandi gruppi con fatturati importanti e con diversi brand. Ovviamente operando in uno scenario globalizzato, per far fronte alle differenze tra le legislazioni, le grandi aziende si appoggiano a consulenti esperti esterni. Stesso discorso vale per la contraffazione, dove spesso parecchie realtà trovano difficoltà nelle procedure di registrazione del marchio oppure vengono messe in ginocchio dalla circolazione di prodotti falsi. In Italia sta aumentando la consulenza nel segmento fashion law, dando particolare valore alla tutela del patrimonio dei beni immateriali delle aziende.

La moda, il digitale, la proprietà intellettuale

“La moda non esiste solo negli abiti ma ha a che fare con le idee!”

Fino a ieri i creativi imponevano linee di abbigliamento, accessori e colori. Oggi invece con l’avvento di internet dei social network le leve della creatività sono passate nelle mani dei clienti finali che lanciano stili, tendenze e vezzi. Infatti nei grandi brand e all’interno delle piccole imprese la nuova parola d’ordine è chiarissima : cavalcare il web. Il mondo del tessile-abbigliamento-accessori-moda ora deve fare i conti con la centralità del cliente. Con l’utilizzo delle tecnologie digitali è possibile conoscere, anche nei dettagli, i gusti dei potenziali acquirenti. Le vendite su internet sono un indicatore importante, l’online influenza oltre un terzo delle vendite nel settore. Quindi per le imprese oggi è importante tenere monitorati i comportamenti di quanti ricercano informazioni sul web per poi procedere all’acquisto in negozio oppure coloro che si informano in negozio per poi comprare online. Premesso quanto sopra, il vicedirettore di Smi (Sistema moda Italia) sostiene che il passaggio chiave per le aziende italiane è quello di dotarsi di una strategia digitale, che concretamente si traduce nell’innovare i processi ed i rapporti con l’intera filiera, andando ad esplorare fino in fondo i comportamenti del consumatore. Le resistenze culturali più che di portafoglio, a volte  sono dure a morire o a cambiare.  Occorre un salto di qualità che prevede l’ alta moda legata all’alta tecnologia. Partiamo dal concetto di base che il fenomeno “moda” ha a che fare con la costruzione di un’identità, attraverso l’utilizzo di marche, dove ogni marca innanzitutto è un’idea. L’occhio con il quale il consumatore guarda, valuta un capo, si differenzia a seconda del marchio apposto sul capo stesso, perché ovviamente cambia il taglio, cambia il tessuto utilizzato,cambia  la confezione e cambia il prezzo. Il prodotto di marca riflette su chi lo indossa una certa immagine, di cui la marca stessa è portatrice. Ai nostri giorni i canoni del gusto, del costume, del design e della moda hanno subito l’influenza ed il fascino della nuova visione del mondo digitale. In questo nuovo mondo digitale rientrano tre settori specifici , la Ricerca e creatività (concepts, trends), la Progettazione e produzione (dal filato dei tessuti al capo finito), l’Immagine e la comunicazione (pubblicità, promotion, eventi). Talvolta lo studio di tendenze e di nuovi concept per la moda implica non solo lo stare a guardare immagini prodotte  in altre aree della creatività, ma anche la stessa produzione di immagini sperimentali aventi uno scopo ispirativo, evocativo che si ottengono attraverso il digitale che nell’ultimo periodo ha infatti compiuto un notevole passo avanti anche attraverso la cosiddetta stampa digitale.  In tutto questo ampio mondo della moda rientra e trova un suo spazio ed un ruolo importante la proprietà intellettuale sotto l’aspetto della tutela del design, del diritto d’Autore, del valore del marchio. Gli scopi della proprietà intellettuale sono differenti, ma quello principale in questo ambito è il combattere la contraffazione massiccia presente sul mercato e dare un’identità  chiara e tutelata all’inventore dell’idea.