“Marchio storico di interesse nazionale”

L’art. 31 della Legge 28.6.2019 ha introdotto nel nostro ordinamento la figura del marchio storico. Sono legittimati i marchi registrati  da almeno cinquant’anni o quelli per i quali è possibile dimostrare l’uso continuativo da almeno  cinquant’anni, utilizzati per prodotti o servizi  realizzati in un’impresa produttiva nazionale di eccellenza e storicamente collegata al territorio nazionale. Tale misura è prevista dal “Decreto Crescita” per valorizzare la produzione nazionale, per tutelare il Made in Italy e sostenere le aziende italiane. Le imprese iscritte nel registro speciale possono utilizzare, accanto al marchio d’impresa, il logo ufficiale del marchio storico. L’iscrizione ha una durata illimitata e può essere sicuramente utile per finalità commerciali e promozionali. Un marchio non registrato per diventare marchio storico dovrà essere documentato da prove di uso continuativo quali etichette, imballaggi, fatture, documenti di spedizione. Il marchio storico si aggiunge al sistema di tutele vigenti per i marchi d’impresa che, insieme a quello previsto per i brevetti e i design, permette di salvaguardare il patrimonio di innovazioni e idee creative che le aziende italiane hanno dimostrato di avere, anche in un momento di difficoltà come l’attuale e di conseguire quindi un vantaggio competitivo sul mercato di riferimento.

“L’Unione Europea difende l’unicità della Vespa Piaggio”

Vespa Primavera è protetta dal design registrato dal gruppo Piaggio nel 2013, dal marchio tridimensionale relativo allo scooter Vespa e dal diritto d’autore che tutela il valore artistico della forma della Vespa. Il gruppo Piaggio sono anni che combatte la lotta alla contraffazione e questa attività ha portato ad ottenere la cancellazione di oltre 50 marchi registrati  da terzi negli ultimi due anni. Ultimamente l’Unione Europea ha difeso l’unicità della Vespa Piaggio, dichiarando nullo il design registrato da un cinese. Quest’ultimo ha prodotto scooter simili a Vespa esponendoli al salone di Milano delle due ruote, Eicma 2019. La registrazione è stata annullata perché si è trattato di un illecito tentativo di riproduzione della Vespa stessa.

Se investi ti distingui perché se attrai trattieni!

“Bando Disegni +4 – apertura slittata al 27 maggio”

Trattasi di un bando per agevolare le PMI , aventi sede legale ed operativa in Italia, che :

. sono titolari dei disegni/modelli registrati oggetto del progetto di valorizzazione. Questi devono essere stati registrati  con decorrenza dal 1° gennaio 2018 e comunque in data antecedente la presentazione della domanda di agevolazione ed essere in corso di validità.

Il contributo offerto da tale bando è un’agevolazione in conto capitale (a fondo perduto) del valore massimo di € 75.000,00.

La presentazione delle domande avviene a partire dalle h.9.00 del 27 Maggio 2020 fino ad esaurimento risorse.

Attiviamoci!

“La Proprietà intellettuale accresce il valore del brand!”

Gli introvabili Nutella biscuits sono sorvegliati sia sugli scaffali dei supermercati che nel registro dell’Ufficio Brevetti Europeo. Perché? Spesso gli scaffali sono sprovvisti di questo articolo. Le possibilità possono essere molteplici; difficoltà di approvvigionamento, trovata commerciale etc.  Da una ricerca eseguita , dopo aver fatto alcune verifiche fra i diversi registri della Proprietà Intellettuale, sono emersi marchi, design e brevetti a tutela della confezione, del nome, dell’estetica e di alcuni aspetti tecnici di un biscotto destinato ad un grande successo. Analizzando a 360 gradi questo approccio alla proprietà intellettuale è doveroso evidenziare che i titoli IP esprimono il massimo della loro potenzialità quando oltre a generare una barriera per la concorrenza, contribuiscono ad incrementare il valore di un marchio che , a sua volta, potrà essere di spunto per nuove idee ed innovazioni. Una considerazione importante è quella che fra tutti i titoli di proprietà intellettuale, proprio quello che vorrebbe tutelare gli aspetti più tecnici del biscotto , sembra essere stato oggetto di particolare attenzione da parte di terzi. E’ importante porre l’attenzione per capire quale sia il possibile oggetto di una domanda di brevetto. Le invenzioni oggetto di un brevetto possono appartenere a qualsiasi settore della tecnica, quindi anche all’industria alimentare. Solitamente in questo settore i brevetti riguardano processi legati a macchine, a impianti di produzione e/o confezionamento, ma può capitare invece che si focalizzino su aspetti tecnici del prodotto alimentare stesso. A volte capita che soggetti terzi, generalmente concorrenti, possono presentare motivazioni e/o prove per cercare di impedire la concessione del brevetto stesso. Nel caso specifico l’esame della domanda di brevetto è in corso. La proprietà intellettuale è da sempre uno strumento per la crescita economica delle singole realtà e del paese.

“ADIDAS non ha la proprietà intellettuale delle tre strisce!”

Le tre strisce dell’ Adidas ? Non sono un logo e non le appartengono.

Secondo l’Unione Europea il simbolo tedesco, le tre strisce parallele, non costituiscono un marchio a motivi, ma un marchio figurativo ordinario e non ha un carattere distintivo. Questa è la decisione presa dal Tribunale dell’Ue che ha confermato la nullità del  marchio, già sancita dall’Euipo (Ufficio Unione Europea per la proprietà intellettuale). L’Adidas , nella sua domanda di registrazione, aveva descritto il marchio formato da tre strisce parallele di larghezza uguale e equidistanti, applicate sul prodotto in qualsiasi direzione. Però nell’anno 2016 l’Euipo aveva stabilito che il marchio non sarebbe dovuto essere registrato, anche perché l’Adidas non avrebbe dimostrato  che lo stesso aveva acquisito un carattere distintivo a seguito dell’uso, in tutta l’Unione Europea. Oggi il Tribunale dell’Unione Europea conferma la decisione di annullamento e respinge il ricorso del gruppo tedesco. Adidas registrò le sue tre strisce nella Ue nel 2014. Un’azienda belga concorrente, con cui Adidas è da tempo impegnata in una battaglia legale, aveva ottenuto la cancellazione del marchio nel 2016. La sentenza del Tribunale conferma questo annullamento. Adidas può ancora appellarsi alla Corte di Giustizia dell’Ue per contestare questa sentenza.

 

 

“Riforma del sistema marchi a partire dal 17 Giugno 2019”

Il prossimo 17 giugno entrerà in vigore in Canada il nuovo Act and Rules, che andrà a modificare il sistema marchi nazionale, apportando una serie di novità.

Innanzitutto sarà obbligatorio avvalersi della Classificazione di Nizza e ciò significa che sino al 17/06 sarà possibile depositare i marchi dietro il pagamento di una tassa fissa, invece poi saranno applicate tasse, sia al deposito che al rinnovo, variabili in funzione del numero di classi di prodotti e servizi rivendicate.

Sarà obbligatorio aderire al Protocollo di Madrid , ossia i marchi potranno essere tutelati in Canada anche mediante una designazione di marchio internazionale.

Saranno introdotte nuove tipologie di marchi, i cosidetti marchi non tradizionali, quali marchi di movimento e ologrammi.

La tutela del marchio e i termini per il rinnovo ridotti da 15 a 10 anni .

Non sarà più richiesta alcuna dichiarazione d’uso per l’ottenimento della registrazione, quindi in fase di deposito non sarà più necessario indicare se si procede sulla base di un uso attuale oppure sulla base di un’intenzione d’uso.

Le rivendicazioni di uso e registrazione del marchio in paesi terzi non saranno più accettate, però rimane il diritto di rivendicazione della priorità.

 

 

“Il Regno Unito esce dall’Unione Europea”

Il 29 Marzo 2019 il Regno Unito uscirà dall’Unione Europea. L’Ufficio Marchio dell’UE non è ancora riuscito a trovare un accordo con l’Ufficio Marchi del Regno Unito in merito alla possibilità di una parziale trasformazione di un marchio dell’UE in un marchio nazionale del Regno Unito. Se tale accordo non viene raggiunto entro il 29 Marzo 2019 il marchio dell’UE continuerà ad essere tutelato nel territorio dell’Unione Europea, ma non più nel territorio del Regno Unito. Quest’ultimo ha affermato che predisporrà un sistema per cercare di garantire la protezione del marchio UE nel Regno Unito anche dopo la data del 29 Marzo 2019, fornendo ai titolari di un marchio registrato dell’UE un marchio nazionale equivalente che avrà la stessa data di deposito del marchio europeo. Dopo il 29 Marzo 2019, chi sarà interessato alla tutela del marchio nel Regno Unito dovrà inviare una domanda diretta all’Ufficio marchi del Regno Unito.

“All’attacco dei falsi , aumentano i fashion lawyers”

Il settore della moda, settore multisfacettato, sotto la spinta della tecnologia e della globalizzazione sta diventando un settore sempre più complesso. Come si può tutelare un capo di abbigliamento disegnato da uno stilista, come si può regolare la vendita di un prodotto il cui disegno può essere scaricato dall’utente sul proprio computer e poi stampato a casa? Come si pone fine alla vendita sui social di prodotti contraffatti da operatori cinesi? A seguito di queste problematiche è aumentata la richiesta di fashion lawyers, avvocati competenti che riescano a gestire le questioni legali in modo professionale, efficace e a volte trasversale. I temi da affrontare sono tanti, si spazia dalla tutela del marchio sino al diritto commerciale ed alla regolamentazione della privacy. L’innovazione  deve essere una fonte di ispirazione per un avvocato, che deve avere la capacità di applicare il diritto esistente in un’ottica differente, proponendo alle aziende strumenti giuridici che invoglino l’azienda stessa ad implementare ed investire nelle nuove tecnologie. Tra questi strumenti in primis la “tutela della proprietà intellettuale” che è necessaria per le aziende della moda, soprattutto quando si parla di grandi gruppi con fatturati importanti e con diversi brand. Ovviamente operando in uno scenario globalizzato, per far fronte alle differenze tra le legislazioni, le grandi aziende si appoggiano a consulenti esperti esterni. Stesso discorso vale per la contraffazione, dove spesso parecchie realtà trovano difficoltà nelle procedure di registrazione del marchio oppure vengono messe in ginocchio dalla circolazione di prodotti falsi. In Italia sta aumentando la consulenza nel segmento fashion law, dando particolare valore alla tutela del patrimonio dei beni immateriali delle aziende.

Copyright riforma UE , cosa cambia per il diritto di autore!

Il diritto d’autore regola lo sfruttamento economico delle opere dell’ingegno.

Il senso della riforma sta nel conflitto sorto negli ultimi anni tra editori di alcune testate giornalistiche e le piattaforme social, in merito all’utilizzo dei contenuti giornalistici. Infatti gli stessi editori accusano i social di sfruttare economicamente contenuti che invece appartengono a loro. Il Parlamento europeo ha approvato la sua posizione negoziale sulla “direttiva copyright” nel mercato digitale, che mira a tutelare il diritto d’autore nei contenuti diffusi dalle grandi piattaforme web, su internet. Secondo le nuove norme, i giganti del web distributori di contenuti, quali Youtube, Google e Facebook,  saranno responsabili di corrispondere una giusta remunerazione a tutti gli autori di contenuti quali brani musicali, video e film, articoli, saggi e opere letterarie, quando sono “postati” online dai loro utenti. Verranno escluse da questo trattamento tutte quelle piattaforme che non hanno un fine commerciale, ma che sono solo culturali oppure le piccole imprese che gestiscono piattaforme sul web e quelle che scambiano software gratuitamente. La votazione definitiva è prevista per il Gennaio 2019, perché dopo l’approvazione del Parlamento UE toccherà agli stati membri UE mettere in atto tale direttiva.

Profumo di viola, quello delle scuole che hanno registrato brevetti, marchi e progetti.

Avvicinare i giovani al tema della Proprietà Intellettuale è importante. Quando si parla di Brevetti, Modelli di utilità o Marchi, spesso c’è confusione perché non si distingue l’ambito di intervento di questi tre mezzi di tutela. Molto spesso accade che la Proprietà Intellettuale non viene presa in considerazione, ma viene accantonata come qualcosa di secondario, ignorando i rischi di una mancata tutela e non comprendendo i vantaggi diretti e indiretti che si possono ottenere applicando una politica di tutela. Non si considera che la Proprietà Intellettuale oltre ad un essere motore per l’innovazione è anche un volano di crescita e di sviluppo per le aziende. I giovani di oggi saranno gli innovatori e gli imprenditori di domani. Proprio per questo sono stati premiati tre progetti innovativi presentati alla fiera “Junior Achievement” di Udine,  che ha portato l’imprenditorialità all’interno della scuola . Tra questi progetti é stata premiata una classe quinta di un Istituto di Udine, con la registrazione di un marchio per “Profumo di Classe”. Si tratta di una fragranza artigianale la “Viola di Udine”, fiore caratterizzato dal petalo doppio o triplo, dotato di un aroma particolare.