“Metaverso, ecco i controlli da fare prima!”

Sempre più aziende sbarcano nel Metaverso ma è fondamentale prima di farlo, estendere le tutele dei propri beni anche in questo ambito. E’ una regola importantissima da applicare per evitare di ritrovarsi a gestire delle problematiche dopo. L’obiettivo principale è quello di proteggere di fin da subito i prodotti, i servizi, i beni che l’azienda intende replicare nel mondo virtuale del Metaverso. Lo scopo è quello di evitare dei tentativi di contraffazione che iniziano ad esserci anche in questo ambito specifico. Per i brand si tratta di aggiungere, in fase di registrazione, anche la versione digitale del marchio e l’utilizzo di oggetti rappresentati digitalmente. Parallelamente occorre registrare anche i propri nomi a dominio nel metaverso per evitare la corsa alla registrazione di nomi o brand “acchiappa-click”, simili oppure identici. In pratica è sufficiente registrare il proprio nome a dominio abbinato al termine “Metaverso”. Per evitare la contraffazione è necessario analizzare in anticipo il proprio portafoglio di titoli di proprietà intellettuale, valutando l’opportunità di estendere in via preventiva la protezione dei propri diritti di proprietà intellettuale alla versione digitale dei corrispettivi prodotti e servizi nel mondo. In aggiunta è opportuno estendere il servizio di sorveglianza di marchi di terzi alle classi merceologiche relative a prodotti e servizi virtuali.

“Il Metaverso e il Marchio”

Per “metaverso” si intende un universo parallelo costituito da piattaforme online nelle quali l’utente, raffigurato da un avatar,  può frequentare spazi e fare esperienze più o meno realistiche e personalizzate. Tutto ciò si può realizzare grazie all’applicazione della realtà aumentata e della realtà virtuale. In questo mondo l’avatar può interagire con gli avatar di altri utenti. In pratica il metaverso è il passo successivo alla creazione e diffusione delle piattaforme social. Sull’idea di metaverso ci sta lavorando Meta che è la ex Facebook Company capitanata da M. Zuckerberg, il cui obiettivo è quello di far crescere le aziende. Se si vuole abbinare un aggettivo al metaverso si abbina sicuramente “immersive”. Gli avatar si muoveranno in ambienti realistici e personalizzabili. Un aspetto da non sottovalutare è l’insorgere di casi di contenzioso che riguardano la produzione e vendita di NFT (gettoni crittografici che permettono di certificare la rarità digitale di un bene) che vanno a riprodurre prodotti di note case di moda. Questo ha messo in allarme le aziende nell’applicare strategie di protezione e valorizzazione dei marchi, del design etc. Sono quindi aumentate le richieste di registrazione di marchi nuovi oppure di estensione di marchi già utilizzati sia per prodotti che per servizi virtuali. Questo fenomeno però non riguarda soltanto il mondo della moda ma anche altri settori tra i più disparati. Quindi è evidente e consigliabile alle imprese di valutare con il proprio consulente di proprietà intellettuale se e quali modifiche considerare al portafoglio di beni immateriali, proprio alla luce delle potenzialità del metaverso.