Da quanto risulta dal rapporto dell’European Patent Office di Monaco le richieste di brevetti nel 2017 in Italia , rispetto al 2016, sono aumentate del 4,3% . Con questo dato l’Italia si è piazzata al decimo posto tra i paesi più attivi nelle richieste presentate all’Ufficio di Monaco. I settori più attivi con il più alto numero di domande, sono stati la movimentazione, ossia i sistemi di trasporto che includono anche i container, i trasporti e la tecnologia medicale. La crescita più accentuata tra tutti i settori tecnologici italiani è quella proveniente dai cosiddetti sistemi di misurazione , seguita dalle macchine tessili e della carta e dal farmaceutico. La Lombardia resta sempre la prima nella classifica delle regioni italiane con più richieste di brevetti, seguita dall’Emilia Romagna e dal Veneto. Queste tre regioni insieme rappresentano più del 60% di tutte le domande italiane di brevetti presentate all’Epo. L’Ufficio brevetti di Monaco afferma che nel complesso nell’anno 2017 c’è stato un incremento di domande del 3,9% rispetto all’anno precedente e ciò rappresenta un nuovo record. Facendo anche un’analisi a livello mondiale l’elevato numero di richieste provenienti dalla Cina ha di fatto incluso anche il gigante asiatico nelle top five dei paesi più attivi (USA, Germania, Giappone, Francia). Il 2017 è stato un anno positivo per l’Europa, il Vecchio Continente rimane un mercato tecnologico di interesse primario. I paesi dove sono aumentate le domande di brevetto sono sicuramente l’Olanda, il Regno Unito e la Germania. La tecnologia medicale rimane il settore con il più grande numero di domande, seguita dalla comunicazione digitale e dalla tecnologia informatica. Al di là dei numeri e dei settori è significativo il fatto che l’aumento della domanda di brevetti rispecchia la volontà delle aziende di innovarsi e crescere attraverso la ricerca e lo sviluppo. Un fatto tangibile si è avuto anche nell’anno corrente in Italia, a seguito della strage ferroviaria di Pioltello che ha sollevato nuovi e pesanti interrogativi sullo stato delle infrastrutture ferroviarie italiane. Si è posto l’accento sull’innovazione con i treni a levitazione magnetica, che potrebbero risolvere numerosi problemi. Tre ingegneri italiani hanno depositato il loro brevetto che consiste nel trasformare le ruote dei vagoni in pattini a levitazione magnetica, continuando ad utilizzare i km di ferrovie già installate nel mondo, con risparmi però in termini di manutenzione delle rotaie, derivanti dall’abbattimento degli attriti e del consumo di energia.
