“Giornata Mondiale della Proprietà Intellettuale” 26 Aprile 2023

Dall’anno 2000 ogni 26 aprile la OMPI (Organizzazione Mondiale della Proprietà Intellettuale) celebra la Giornata Mondiale della Proprietà Intellettuale per approfondire e comunicare il ruolo che la proprietà intellettuale ha nel favorire e nel guidare  l’innovazione e la creatività che generano la crescita del business e lo sviluppo sostenibile. La proprietà intellettuale si riferisce alle creazioni della mente, tradotte in invenzioni, opere letterarie e artistiche, simboli e disegni nonché nomi e immagini ed è protetta da brevetti, copyright e marchi che permettono agli inventori di guadagnare il riconoscimento ed il beneficio finanziario da ciò che creano o inventano. Il tema scelto per quest’anno è :

“ Women and IP: accelerating Innovation and creativity”

(Le donne e la proprietà intellettuale: accelerare l’innovazione e la creatività)

Le donne portano sul tavolo nuove prospettive e talenti. Per generazioni le donne hanno plasmato il nostro mondo con l’ingegno e con la loro creatività, quindi  diventa necessario incoraggiare più donne ad utilizzare il sistema di proprietà intellettuale per proteggere ed aggiungere valore al loro lavoro.

“Come viene percepita la proprietà intellettuale nel comportamento dei cittadini; EUIPO evidenzia un netto miglioramento dell’Italia”

E’ stato pubblicato a fine anno 2020 il nuovo rapporto di EUIPO circa i comportamenti e la consapevolezza dei cittadini europei in merito alla proprietà intellettuale e alle sue violazioni. Lo studio testimonia come i cittadini europei percepiscono la proprietà intellettuale, dando un quadro specifico in tema di comportamenti e attitudini in relazione alla pirateria online ed alla contraffazione. Tale rapporto evidenzia un cambiamento incoraggiante nella comprensione dell’importanza della tutela dei diritti di proprietà intellettuale. Il risultato delle interviste condotte in ciascuno dei 27 paesi dell’UE ha evidenziato un calo importante inerente l’acquisto volontario di merce contraffatta. Risulta interessante il dato italiano che è migliore rispetto al dato medio europeo. Infatti sia per quanto riguarda l’accesso intenzionale a contenuti internet illegali, sia per quanto riguarda l’acquisto di merce contraffatta l’Italia ha registrato un calo. Il 42% degli europei dichiara di aver pagato per accedere a contenuti protetti da diritto d’autore. Ciò sta a significare che l’80% dei cittadini europei possiede generalmente una conoscenza buona e una comprensione buona dei diritti di proprietà intellettuale, tanto da essere meno propensi ad acquistare prodotti contraffatti. E’ necessario però continuare il percorso formativo per accrescere tra i cittadini italiani la conoscenza e l’importanza che la proprietà intellettuale ha per le aziende ed in generale per il nostro paese, che è culla di innovazione e creatività.

“La Proprietà intellettuale accresce il valore del brand!”

Gli introvabili Nutella biscuits sono sorvegliati sia sugli scaffali dei supermercati che nel registro dell’Ufficio Brevetti Europeo. Perché? Spesso gli scaffali sono sprovvisti di questo articolo. Le possibilità possono essere molteplici; difficoltà di approvvigionamento, trovata commerciale etc.  Da una ricerca eseguita , dopo aver fatto alcune verifiche fra i diversi registri della Proprietà Intellettuale, sono emersi marchi, design e brevetti a tutela della confezione, del nome, dell’estetica e di alcuni aspetti tecnici di un biscotto destinato ad un grande successo. Analizzando a 360 gradi questo approccio alla proprietà intellettuale è doveroso evidenziare che i titoli IP esprimono il massimo della loro potenzialità quando oltre a generare una barriera per la concorrenza, contribuiscono ad incrementare il valore di un marchio che , a sua volta, potrà essere di spunto per nuove idee ed innovazioni. Una considerazione importante è quella che fra tutti i titoli di proprietà intellettuale, proprio quello che vorrebbe tutelare gli aspetti più tecnici del biscotto , sembra essere stato oggetto di particolare attenzione da parte di terzi. E’ importante porre l’attenzione per capire quale sia il possibile oggetto di una domanda di brevetto. Le invenzioni oggetto di un brevetto possono appartenere a qualsiasi settore della tecnica, quindi anche all’industria alimentare. Solitamente in questo settore i brevetti riguardano processi legati a macchine, a impianti di produzione e/o confezionamento, ma può capitare invece che si focalizzino su aspetti tecnici del prodotto alimentare stesso. A volte capita che soggetti terzi, generalmente concorrenti, possono presentare motivazioni e/o prove per cercare di impedire la concessione del brevetto stesso. Nel caso specifico l’esame della domanda di brevetto è in corso. La proprietà intellettuale è da sempre uno strumento per la crescita economica delle singole realtà e del paese.

“Le idee e i brevetti creano ricchezza!”

La terza ricerca effettuata sul settore della proprietà intellettuale di Euipo ha certificato la capacità del nostro paese di creare valore in settori chiave quali l’Hi-tech, le macchine industriali e l’abbigliamento. L’Italia é uno dei paesi che fa rendere meglio le idee; l’innovazione crea per il paese una ricchezza. Le industrie ad alta intensità di brevetti, marchi, design e anche diritto d’autore generano ricchezza all’economia. Infatti le imprese che fanno un uso intensivo di proprietà intellettuale hanno all’incirca sette milioni di occupati (il 31,5% di tutti i posti di lavoro, in pratica uno su tre), contribuendo così con 774 miliardi di euro al Pil dell’Italia (il 46,9%). A livello europeo invece l’apporto al Pil é del 45%, per un valore di 6.600 miliardi di euro con 63 milioni di posti di lavoro creati (il 29,2% del totale). L’occupazione nelle industrie che hanno un’alta intensità di diritti di proprietà intellettuale, in tutta Europa, é cresciuta di 1,3 milioni di posti di lavoro, rispetto al periodo 2011-2013. Il valore aggiunto a dipendente in queste imprese é superiore rispetto a quello del resto dell’economia e di conseguenza anche le retribuzioni corrisposte sono notevolmente più alte, con un premio salariale medio del 47%. Questa strategia porta a creare prodotti e servizi con un valore aggiunto elevato, contribuendo a garantire la competitività a lungo termine dell’Europa. Uno dei settori più attivi in questo senso é quello del design industriale. Le imprese che fanno un uso importante di disegni e modelli hanno un forte impatto economico in tutti i 28 stati membri dell’Unione. I settori industriali che utilizzano diritti su disegni e modelli rappresentano 30,7 milioni di posti di lavoro diretti e contribuiscono per il 16,2% al Pil totale dell’UE. Diventa così fondamentale tutelare la proprietà intellettuale, contrastando la contraffazione che in Europa spesso brucia il fatturato di aziende che investono in ricerca e sviluppo. Anche in Italia la situazione é molto grave, perché le aziende ogni anno vedono svanire oltre 10,5 miliardi di potenziale fatturato che corrisponde a 76mila posti persi, con un danno di 174 euro per cittadino.

 

“La sfida dell’agricoltura , produrre di più con meno!”

Una multinazionale israeliana che ha sempre avuto una visione di futuro, ha saputo supportare, con tecnologia avanzata, le aziende agricole del suo paese ubicate in aree produttive desertiche con scarse risorse idriche. E’ riuscita a fare sistema con lo Stato , ricerca, imprese agricole , fornitori di mezzi produttivi per raggiungere dei risultati all’avanguardia. Questa informazione è stata data dal Presidente di Confagricoltura intervenuto, in qualità di ospite, alla festa per i 30 anni di un’azienda leader nell’irrigazione della provincia di Treviso. L’ azienda é riuscita ad ottenere un obiettivo molto ambizioso grazie all’ingegno ed alla capacità imprenditoriale che ha permesso loro di dare vita ad un prodotto unico, come il prosecco che è considerato il “made in Italy” nel mondo. Unesco ha riconosciuto le Colline del Prosecco come patrimonio dell’umanità. L’agricoltura si sta misurando con sfide enormi quali, fornire cibo ad una popolazione mondiale in aumento, fronteggiare i cambiamenti climatici, avere un minor impatto sull’ambiente, produrre di più con meno. Cosa significa ? Significa utilizzare delle strumentazioni moderne, che aumentino le performance produttive, però con la riduzione dell’utilizzo di  fertilizzanti e di altri prodotti nocivi. Quindi il mondo agricolo si sta rinnovando profondamente in chiave di sostenibilità economica, ambientale e sociale.  La nuova agricoltura darà vita anche a nuova occupazione perché le imprese necessitano di manodopera digitalizzata; occorrono però nuove politiche innovative. E’ fondamentale essere lungimiranti con la collaborazione dello Stato. Quindi serve innovazione, ricerca continua e tutela delle nuove tecnologie e dei nuovi sistemi produttivi. Nell’agricoltura di precisione, nelle imprese agricole smart entra in gioco anche la proprietà intellettuale.

“ADIDAS non ha la proprietà intellettuale delle tre strisce!”

Le tre strisce dell’ Adidas ? Non sono un logo e non le appartengono.

Secondo l’Unione Europea il simbolo tedesco, le tre strisce parallele, non costituiscono un marchio a motivi, ma un marchio figurativo ordinario e non ha un carattere distintivo. Questa è la decisione presa dal Tribunale dell’Ue che ha confermato la nullità del  marchio, già sancita dall’Euipo (Ufficio Unione Europea per la proprietà intellettuale). L’Adidas , nella sua domanda di registrazione, aveva descritto il marchio formato da tre strisce parallele di larghezza uguale e equidistanti, applicate sul prodotto in qualsiasi direzione. Però nell’anno 2016 l’Euipo aveva stabilito che il marchio non sarebbe dovuto essere registrato, anche perché l’Adidas non avrebbe dimostrato  che lo stesso aveva acquisito un carattere distintivo a seguito dell’uso, in tutta l’Unione Europea. Oggi il Tribunale dell’Unione Europea conferma la decisione di annullamento e respinge il ricorso del gruppo tedesco. Adidas registrò le sue tre strisce nella Ue nel 2014. Un’azienda belga concorrente, con cui Adidas è da tempo impegnata in una battaglia legale, aveva ottenuto la cancellazione del marchio nel 2016. La sentenza del Tribunale conferma questo annullamento. Adidas può ancora appellarsi alla Corte di Giustizia dell’Ue per contestare questa sentenza.

 

 

Profumo di viola, quello delle scuole che hanno registrato brevetti, marchi e progetti.

Avvicinare i giovani al tema della Proprietà Intellettuale è importante. Quando si parla di Brevetti, Modelli di utilità o Marchi, spesso c’è confusione perché non si distingue l’ambito di intervento di questi tre mezzi di tutela. Molto spesso accade che la Proprietà Intellettuale non viene presa in considerazione, ma viene accantonata come qualcosa di secondario, ignorando i rischi di una mancata tutela e non comprendendo i vantaggi diretti e indiretti che si possono ottenere applicando una politica di tutela. Non si considera che la Proprietà Intellettuale oltre ad un essere motore per l’innovazione è anche un volano di crescita e di sviluppo per le aziende. I giovani di oggi saranno gli innovatori e gli imprenditori di domani. Proprio per questo sono stati premiati tre progetti innovativi presentati alla fiera “Junior Achievement” di Udine,  che ha portato l’imprenditorialità all’interno della scuola . Tra questi progetti é stata premiata una classe quinta di un Istituto di Udine, con la registrazione di un marchio per “Profumo di Classe”. Si tratta di una fragranza artigianale la “Viola di Udine”, fiore caratterizzato dal petalo doppio o triplo, dotato di un aroma particolare.

Proprietà intellettuale , una leva per la crescita

La proprietà intellettuale (IP) è uno tra i fattori determinanti per la crescita economica e per l’innovazione. Quando si parla di proprietà intellettuale si parla di un diritto naturale che stimola la libera iniziativa e garantisce la convivenza tra individui diversi in una società plurale. L’indice Internazionale per i Diritti di proprietà (Ipri) dimostra che più la proprietà è tutelata e più si fa innovazione. L’esempio lampante si ha in Nuova Zelanda, Svezia, Norvegia, Finlandia e Svizzera (vedi Ipri 2017) che sono le nazioni dove maggiormente si tutelano i diritti di proprietà ed in parallelo sono le nazioni che innovano maggiormente. Nella classifica l’Italia è 49esima. Le aziende italiane sono propense all’innovazione, però faticano ancora a capire il valore aggiunto della proprietà intellettuale. L’irrompere massiccio dell’automazione e dell’internet delle cose e dell’intelligenza artificiale richiedono una riflessione approfondita.  La proprietà dei dati, oltre che la sicurezza, il controllo degli algoritmi, oltre che le formule chimiche e genetiche, rappresentano una sfida importante intorno alla quale alcuni paesi si stanno già battendo, vedi la Cina e vedi gli Stati Uniti. La Cina, che vuole ottenere il primato mondiale dell’innovazione entro l’anno 2050, ha avviato un piano ambizioso per eliminare la contraffazione entro il 2020. E’ fondamentale continuare a sostenere e a sollecitare l’innovazione all’interno delle aziende abbinandola alla tutela dei diritti di proprietà intellettuale, affinché tutta l’umanità possa continuare a beneficiare delle scoperte che ne derivano.