“Zara contro Zara”

Il caso del pastificio che vince in Tribunale contro il colosso mondiale di abbigliamento. Parliamo di una piccola società di Treviso specializzata nel settore ristorazione, Pasta Zara, è riuscita a difendere il proprio marchio contro il brand di abbigliamento Zara che appartiene ad un grosso gruppo iberico. Si è trattato di una lunga battaglia legale per andare a bloccare l’idea espansionistica del gruppo spagnolo nel settore del food. L’azienda di Treviso aveva registrato il proprio marchio Pasta Zara nell’anno 1969 in Italia per prodotti alimentari e successivamente l’aveva esteso anche in diversi paesi dell’Unione Europea. Trattasi di un marchio che ha una storia importante e risale agli anni’30. Il nonno dei 4 fratelli che ai giorni nostri gestiscono la società aveva deciso di trasferire lo stabilimento a Zara, in Croazia, per spaziare e incrementare il proprio giro d’affari nella produzione di pasta. Successivamente ci fù una  guerra  nella ex Jugoslavia, guerra che generò la chiusura dello stabilimento in Croazia con il ritorno in Italia. Da questo accadimento negativo, i vertici della società in essere negli anni ’60 decisero poi di ricordare il nonno e quello che aveva fatto, quindi associarono alla pasta il nome Zara che in automatico ricordasse quella fabbrica nata nel passato. Il Tribunale dell’Unione Europea ha comunicato che concedere il marchio Zara per sevizi di ristorazione al colosso di abbigliamento avrebbe leso il diritto in esclusiva, invece spettante alla Pasta Zara. E’ evidente quanto un marchio registrato attribuisce diritti esclusivi che consentono di impedire l’utilizzo dello stesso da parte di imprese che hanno il medesimo marchio oppure un marchio simile.