“ Braccio di Ferro ora è un personaggio pubblico!”

L’anno scorso è accaduto a Topolino di perdere la sua “esclusività”. Per questo inizio anno è successo anche al personaggio Popeye (Braccio di Ferro); sono scaduti i termini della protezione del copyright , che in USA ha una durata di 95 anni. Quindi, è entrato nel pubblico dominio. Questo significa  che dal gennaio 2025 tutte le creazioni potranno essere utilizzate liberamente, potranno essere copiate o modificate da chiunque negli Stati Uniti . Le leggi che regolano il copyright ed il diritto d’autore sono complicate e cambiano da paese a paese, sono cambiate nel tempo e spesso allungano i tempi della proprietà intellettuale. In Europa il diritto d’autore scade a 70 anni dalla morte dell’autore dell’opera, negli Stati Uniti invece , considerato che il termine decorre non dalla morte dell’autore ma dalla pubblicazione dell’opera, la scadenza avviene dopo 95 anni.

Copyright riforma UE , cosa cambia per il diritto di autore!

Il diritto d’autore regola lo sfruttamento economico delle opere dell’ingegno.

Il senso della riforma sta nel conflitto sorto negli ultimi anni tra editori di alcune testate giornalistiche e le piattaforme social, in merito all’utilizzo dei contenuti giornalistici. Infatti gli stessi editori accusano i social di sfruttare economicamente contenuti che invece appartengono a loro. Il Parlamento europeo ha approvato la sua posizione negoziale sulla “direttiva copyright” nel mercato digitale, che mira a tutelare il diritto d’autore nei contenuti diffusi dalle grandi piattaforme web, su internet. Secondo le nuove norme, i giganti del web distributori di contenuti, quali Youtube, Google e Facebook,  saranno responsabili di corrispondere una giusta remunerazione a tutti gli autori di contenuti quali brani musicali, video e film, articoli, saggi e opere letterarie, quando sono “postati” online dai loro utenti. Verranno escluse da questo trattamento tutte quelle piattaforme che non hanno un fine commerciale, ma che sono solo culturali oppure le piccole imprese che gestiscono piattaforme sul web e quelle che scambiano software gratuitamente. La votazione definitiva è prevista per il Gennaio 2019, perché dopo l’approvazione del Parlamento UE toccherà agli stati membri UE mettere in atto tale direttiva.